Delusioni?...mai!
Ogni volta che arriva qualcosa di diverso si apre una bella chiacchierata tra me e il gomitolo, e alla fine lui mi dice cosa vuole diventare. La donna che parlava al gomitolo, un momento
intimo che ogni maglista ha sperimentato nella sua vita :)
Devo ammettere che a volte la mia è pura distrazione, il sistema di classificazione dei filati secondo lo Standard Yarn
Weight System, aiuta nella scelta e dovrebbe ridurre al minimo gli errori. Ammetto che per una maglista italiana abituata a rivolgersi al proprio Lys, chiedendo filati da lavorare con ferri del 3...4...10..., non è stato semplice all'inizio, ma una volta capito il sistema, tutto è diventato molto facile, dall'acquisto online alla sostituzione dei filati per i modelli.
Poi c'è ravelry, che mi permette di vedere come una collega maglista distante migliaia di Km ha usato quel filato che ho cercavo tanto e che finalmente ho trovato in un negozio online distante centinaia di Km. dalla mia città.
E' la globalizzazione della maglia, positivo/negativo? non chiedetemelo, mia nonna mi ha insegnato il lavoro a maglia, io non ho mai smesso di lavorare, perchè attraverso questo hobby creativo esprimo ancora una volta l'esigenza di riavvicinarmi ai gesti antichi...solo che lo faccio scrivendo sul mio blog, comprando filati online e chiacchierando con amiche/colleghe sparse in tutto il mondo. Mi chiedo...ma mia nonna cosa ne penserebbe di tutto questo? :D
Dimenticavo...io continuerei volentieri a comprare filati nel mio Lys se non fosse che tutti gli scaffali sono occupati da patinati gomitoli di merinos, e acrilici pizzicosi. Questo si vende in Italia, ed è vero, ho chiesto la Shetland ma non si trova. Mi piacciono i filati grezzi dai bei colori, senza fronzoli, vado contro la corrente del morbido torrente di Merinos.
La Shetland originale l'ho trovata in Francia da Laine et Tricot, nella versione Heather, i colori sono splendidi, la consistenza molto dura quasi difficile da lavorare, come tutte le lane non trattate, con il lavaggio si ammorbidisce le fibre si distendono, i capi si allargano (...a questo non mi abituerò mai!). E' perfetta per giacconi autunnali e primaverili come questo, o per cardigan senza maniche, da indossare sotto il cappotto.
Il filato è caldissimo, e io non sono all'esatta latitudine delle Isole Shetland per cui anche se fuori nevica, non è il caso di realizzare un grosso e gigante maglione intrecciato con motivi aran.
Per dirla tutta non sapevo cosa realizzare, finchè non ho trovato l'Asymmetrical cable cardi su bitter purl. Il modello è semplicissimo e molto originale, la lana shetland è perfetta per questo tipo di capo in quanto essendo rigida mantiene la forma, o almeno così dovrebbe essere, ma una volta lavato il cardi è diventato più morbido e ho dovuto cucirlo in alcuni punti per fargli mantenere la forma. La mia è una taglia S, per realizzarlo ho seguito le istruzioni per bust 33", avevo più o meno la stessa tensione del modello, con ferri del 5.5 mm. Alla fine è risultato un po' grandino, ma per me è perfetto, è un modello interpretabile e io lo preferisco un po' più chiuso.
Con gli avanzi mi sono realizzata cappellino e guantini, con modelli di Ysolda, con righe accorciate.
Garter stitch mitts, filo singolo e ferri del 4.5 mm. Seguendo alla lettere le istruzioni, provare i guanti man mano ce la lavorazione avanza per realizzarli su misura.
Urchin, lavorato su 30 maglie con filato doppio e ferri del 7 mm. Ho scopeerto il modello grazie ad Kal su rav, e grazie alle ragazze che lo hanno realizzato prima di me ho scoperto che questo cappello è veramente piccolo...e io sono una testona!!! così ho realizzato il mio Big Urchin.
Il filato è finito sich! ma ne comprerò sicuramente altro :D!!!!!
avevo sempre pensato che shetland era una filata molto sottile finche ho visto tua nuova creazione. Ancora una volta hai dato una nuova interpretazione della tradizione.
RispondiEliminasue
C'è la versione sottile per i lavori fair isle e la versione Aran, la mia è la versione Aran!
RispondiEliminaCiao voglio esprimere la bellezza del modello e e la tua creazione è ancora più intrigante, veramente brava, purtroppo ho visto che è solo in inglese:(
RispondiEliminaCiao Marilena,
RispondiEliminagrazie per i complimenti, non ho pensato di fare una traduzione perchè alcune parti del modello originale sono un po' oscure anche per me, in pratica me lo sono un po' inventato man mano che il lavoro procedeva. Puoi comunque provare a tradurre le parti principali con l'aiuto dell'Unfilodi Bettas knitionary -trovi il link sulla destra- è un'ottimo dizionario per i termini di maglia.