lunedì 15 febbraio 2010

Carnevale di Cento

...e ricettina colorata!

A Cento sono di casa ma ci voleva Susan e la sua famiglia reggiana per
convincermi ad andare al carnevale.



Il carnevale in queste zone è sempre stato un momento importante, il primo è quello di Cento poi arrivano i carnevali per i bambini che si svolgono in primavera nei piccoli paesi vicini.

Bei carri in cartapesta, e gettito ininterrotto...ricordo scene deliziose di adulti che rubavano ai bambini i pupazzi e i palloni che si erano appena conquistati, non mancavano mai le risse tra nonne e mamme, e le caramelle di zucchero che ricoprivano le strade.

Il Carnevale di Cento è diventato famoso negli ultimi 15-20 anni, è curioso scoprire quanto sia cambiato.


I carri sono sempre più grandi, più belli e colorati, sono dei veri capolavori in cartapesta, ma il carnevale non dovrebbe essere solo una competizione tra società di carristi. Mancava qualcosa, mancava la festa che anni fa circondava i carri allegorici. Senza i ragazzi e le ragazze che prima precedevano i carri ballando in costumi sgargianti l'allegria del carnevale si è spenta.



I carri sono talmente alti e grandi che a fatica passano per il Corso principale, gli spettatori sono tutti stretti sotto i portici, e guardano sfilare questi magnifici baracconi ambulanti.


Il vero spettacolo è in piazza, una piazza piccola gremita di gente, che si stringe per lasciare spazio ai carri, che lì possono mostrare la fatica e l'impegno di un anno di lavoro.


Adesso faccio un bel sospriro, e mi fermo qui, perchè se continuo divento polemica... e non voglio esserlo c'è veramente molto impegno, spero sincero nelle persone che progettano e costruiscono i carri, e mi fa piacere mostrarli nello spazio di b... il resto è altra storia!!!

Una domenica molto piacevole, vista l'occasione Susan-Victor-Linda, sono venuti a pranzo dai miei genitori, hanno pure conosciuto la mia gatta, che li ha accolti con graffi e soffi da vera pantera, ha un bel caratterino il mio mostro ^___^ ne sono orgogliosa!

...la ricettina...quasi la dimenticavo!

E' una pasta colorata che mi ricorda tanto il carnevale...



semplicissima e perfetta quando si ha voglia di primavera.

Gli ingredienti sono Cavolo cappuccio nero, piselli mais, e ziti...
o qualsiasi altre pasta a seconda dei gusti!
Mentre cerco di ricordarmi come l'ho fatta mi chiedo -ma devo proprio scriverla la ricetta? -

Il cavolo era già cotto a vapore,ho messo in padella i piselli con un po' di acqua finchè non si sono cotti,
nel frattempo ho cotto la pasta.
Ho aggiunto il cavolo e il mais hai piselli condito con un po' di burro di soia (lo so che non è sano ma ogni tanto...un pochino di burro si può anche usare!) si può usare anche l'olio ma io avevo proprio voglia di burro. Ho scolato la pasta e l'ho saltata in padella con le verdure.

lunedì 8 febbraio 2010

Fair Isle... e il ritorno delle gonne!

Osservo da tempo i lavori realizzati con tecnica Stranded,
ma non avevo nemmeno un'idea di come si potessero gestire due fili contemporaneamente, figuriamoci se i fili diventano di più.



Questo è il cappellino che Susan mi ha regalato per Natale!

Disegno Fair Isle e colori magnifici, passerà qualche anno prima che io riesca a
realizzare un lavoro così, ma mi impegno e da qualche parte bisognerà pur iniziare.

A differenza di molte magliste non amo sferuzzare piccoli lavori, per cui ho scartato tutti i vari guanti e cappellini, esclusi anche i maglioni, per ovvie ragioni tecniche, ho trovato
la Fair Isle Skirt e per rendere le cose più semplici l'ho realizzata con la Kauni, in modo da dover gestire solo un paio di gomitoli.



I lavori Fair Isle prevedono l'uso di due soli colori per ogni riga, un colore principale e un colore di contrasto, ma il colore di costrasto cambia per creare le belle sfumature che potete vedere nel cappellino di Sue. La gonna è lavorata con questa tecnica, e anche se non prevede disegni complicati richiede l'utilizzo di diversi colori di contrasto.

Scegliere un filato autorigante, con splendide sfumature come la Kauni, mi ha facilitato il compito, non dovendo gestire più gomitoli contemporaneamente. Il mio scopo era imparare come si lavora con due colori contemporaneamente, e questo modello è perfetto. Lo consiglio se avete pazienza e siete agli inizi. La lavorazione a righe verticali, non richiede particolari abilità e attenzioni, nella tensione e negli incroci dei fili sul rovescio del lavoro.

Ci sono varie tecniche che permettono di lavorare con due colori contemporaneamente, uno dei più utilizzati prevede di tenere un filo nella mano destra e uno nella sinistra.
Facile!!! Ho lavorato una vita tenendo il filo con la destra e da un paio di anni ho iniziato a lavorare continental, tenendo il filo nella sinistra. Mi sono però ricordata di essere passata al continental a causa della mia imbranataggine nel lavoraro con i circolari tenendo il filo a destra :)!


Altra soluzione è quella di tenere entrambi i fili nella mano sinistra.
Dopo aver visto un video linkato su Ravelry, ho deciso che questo modo di lavora era perfetto per me. Il video sembra essere sparito nei meandri di You Tube, ma sono riuscita a trovare questo, purtroppo non è chiaro come il video originale.

Il filato Kauni sembra perfetto per lavori Stranded tipo Fair Isle, ma se si utilizza come nel mio caso, il filato con colori solidi, e quello autorigante ci si accorge che la differenza di peso tra i due filati è piuttosto consistente. Nessuno è perfetto... come si suol dire :)!