Sue, una amica blogger incontrata su raverly, mi ha chiesto se si trovano facilmente pubblicazioni in lingua italiana sulla cucina vegetariana e vegana, questo mi ha ricordato che avevo preparato una ricetta tempo fà, con l'intenzione di parlare del libro di Cucina Vegetariana della collana "I piaceri della tavola".
In Italia non mancano i libri sulla cucina veg*n, il problema è che generalmente nelle librerie sono nascoste tra i best seller culinari del momento, tipo "Come perdere 7 Kg in 7g" o "Come prepararsi alla prova costume in 2 settimane". Se poi si aggiunge il fatto che generalmente sono privi di fotografie, si capisce che difficilmente un onnivoro sarà attratto casualmente da questo genere di libri.
Il libro dela collana "I piaceri della tavola" ha il grosso pregio di essere visibile ad un gran numero di persone, visto che viene venduto in edicola allegato a quotidiani locali. Ha belle foto e contiene ricette vegetariane e vegane a mio parere molto valide. Viene dato spazio sia alla cucina tradizionale che agli alimenti che di solito non si trovano nella dispensa di tutti gli italiani come tofu, seitan e tempeh.
Sono sicura che pubblicazioni di questo tipo possano aiutare a diffondere la cucina veg*n, mostrando come ci si possa avvicinare ad essa anche per scelte di gusto oltre che etiche e salutiste.
Sarà che vivo al centro di un radicatissimo triangolo carnivoro, Ferrara con la salama da sugo, Bologna con ragù e tortellini, e Modena dove metterebbero la carne di maiale persino nei biscotti, ma qua la gente pensa ancora che vado a brucare l'erba in giardino per nutrirmi... e devo pure confessare che in certi ristoranti mi verrebbe voglia di farlo sul serio, tanto è "ricco" il loro menù.
Ma veniamo alle cose buone... vista la premessa.
La ricetta mi è stata ispirata dal libro soprattutto nella forma, che pone questo piatto a metà tra la torta salata e il finger food.
In Italia non mancano i libri sulla cucina veg*n, il problema è che generalmente nelle librerie sono nascoste tra i best seller culinari del momento, tipo "Come perdere 7 Kg in 7g" o "Come prepararsi alla prova costume in 2 settimane". Se poi si aggiunge il fatto che generalmente sono privi di fotografie, si capisce che difficilmente un onnivoro sarà attratto casualmente da questo genere di libri.
Il libro dela collana "I piaceri della tavola" ha il grosso pregio di essere visibile ad un gran numero di persone, visto che viene venduto in edicola allegato a quotidiani locali. Ha belle foto e contiene ricette vegetariane e vegane a mio parere molto valide. Viene dato spazio sia alla cucina tradizionale che agli alimenti che di solito non si trovano nella dispensa di tutti gli italiani come tofu, seitan e tempeh.
Sono sicura che pubblicazioni di questo tipo possano aiutare a diffondere la cucina veg*n, mostrando come ci si possa avvicinare ad essa anche per scelte di gusto oltre che etiche e salutiste.
Sarà che vivo al centro di un radicatissimo triangolo carnivoro, Ferrara con la salama da sugo, Bologna con ragù e tortellini, e Modena dove metterebbero la carne di maiale persino nei biscotti, ma qua la gente pensa ancora che vado a brucare l'erba in giardino per nutrirmi... e devo pure confessare che in certi ristoranti mi verrebbe voglia di farlo sul serio, tanto è "ricco" il loro menù.
Ma veniamo alle cose buone... vista la premessa.
La ricetta mi è stata ispirata dal libro soprattutto nella forma, che pone questo piatto a metà tra la torta salata e il finger food.
Ingredienti:
per il ripieno
3 Carciofi
125 g di tofu
1 limone
salsa shoyu
per la pasta
250 g di farina tipo 2
2 cucchiai di olio di oliva
sale
acqua caldissima
Tagliare il tofu a fettine e marinarlo per almeno 2 ore, in una salsa ottenuta mescolando la shoyu ad un po di succo di limone.
Pulire e lavare i carciofi, eliminando le foglie più esterne, tagliarli a fettine e metterli man mano in acqua con il succo di mezzo limone.
Pulire e lavare i carciofi, eliminando le foglie più esterne, tagliarli a fettine e metterli man mano in acqua con il succo di mezzo limone.
Mettete un filo di olio in una padella e saltate il tofu per 1 minuto, aggiungete i carciofi saltate per un paio di minuti, poi se necessario aggiungere poca acqua, abbassare la fiamma, coprire la pantola con un coperchio e lasciare cuocere mescolando di tanto in tanto per circa 20 minuti.
A fine cottura salate a piacere, e condite con poco olio e limone.
Nel frattempo preparare la pasta, mettere la farina a fontana sul tagliere, mettere al centro l'olio e pochissimo sale, iniziare l'impasto con acqua caldissima.
Non chiedetemi quanta... di solito sono troppo impegnata a non scottarmi per poterla pesare.
Si deve ottenere una pasta morbida e molto elastica.
Una volta finito stendere subito la pasta fino ad uno spessore di circa 1-2 mm.
Ricavare dei quadrati di pasta di circa 12 cm. per lato, riempire con i carciofi e il tofu, ripiegare verso il centro le punte dei quadrati e chiuderli bene.
Infornare con forno ventilato per circa 15 m. a 170°.
A fine cottura salate a piacere, e condite con poco olio e limone.
Nel frattempo preparare la pasta, mettere la farina a fontana sul tagliere, mettere al centro l'olio e pochissimo sale, iniziare l'impasto con acqua caldissima.
Non chiedetemi quanta... di solito sono troppo impegnata a non scottarmi per poterla pesare.
Si deve ottenere una pasta morbida e molto elastica.
Una volta finito stendere subito la pasta fino ad uno spessore di circa 1-2 mm.
Ricavare dei quadrati di pasta di circa 12 cm. per lato, riempire con i carciofi e il tofu, ripiegare verso il centro le punte dei quadrati e chiuderli bene.
Infornare con forno ventilato per circa 15 m. a 170°.
Brazie per tutto informazione!!!! Adesso provero la ricetta. Sai che non ho mai preparto un carciofo? Shoyu? Perche acqua caldissima? Complimenti per un'altro buon ricetta! Sue
RispondiEliminaGrazie a te per i complimenti!
RispondiEliminaPer preparare i carciofi basta togliere le parti più dure, le foglie esterne e le punte delle altre foglie, ti servirà un coltellino affilato.
Del gambo puoi tenere la parte più interna. Attenzione che macchiano le mani e riesci puoi usare i guanti.
La shoyo è salsa di soia, la trovi nelle erboristerie, ha un sapore deciso, salato, se vuoi puoi non metterla aggiungendo un po' di dado vegetale sciolto in poca acqua quando cuoci i carciofi. Per insaporire puoi anche usare l'aglio, io non lo uso mai, non mi piace ma dicono che con i carciofi ci stia bene.
L'acqua calda rende elastica la pasta, così puoi stenderla e usarla subito, anche come base per torte salate, rimane croccante.