sabato 26 dicembre 2009

Zuppa... tiramisù!!!

Più che il nome di una ricetta,
questa è una piccola preghiera!
...è che sono pigra tanto pigra che se non ci fosse la Cri quest'anno rimanevo pure senza biscotti!!!!

La ricetta che propongo io invece è perfetta per le/i cuochi affetti da pigrizia e i commensali che hanno bisogno di un tirami su.


Un misto tra una zuppa inglese (dolce tipico del Natale in famiglia!) e un Tirami sù, dolce tanto buono quanto supercalorico.

Contiene cacao guaranà e caffè è buonissimo equo-solidale vegan e riesce sempre...

INGREDIENTI:
per 6/8 persone
1 confezione di biscotti secchi
meglio se senza latte uova burro ecc... :)!
1 busta di preparato per budino alla vaniglia e guaranà
1 busta di preparato per budino al cacao e caffè
1 l di latte di soia al naGiustificaturale
2 cucchiaini di zucchero integrale di canna
12 cucchiai di panna di soia
1 tazza di caffè d'orzo dolcificato con zucchero di canna

Preparate i budini, stemperando il preparato con poco latte di soia, e aggiungendo in seguito un cucchiaino di zucchero e 6 cucchiai di panna di soia, infine aggiungete tutto il latte (0.5 l per budino) portate a ebollizione e lasciate cuocere qualche minuto.

Intingete i biscotti nel caffè d'orzo, e usateli per rivestire una teglia, versate prima il budino bianco, mettete un altro strato di biscotti e versate il budino al cacao.
Nella foto ho messo biscotti anche sopra, ma secondo me sono di troppo!!!

Lasciate raffreddare...mangiate e tiratevi sù :D

domenica 20 dicembre 2009

La Neve!!!!

mi è bastata la nevicata di una notte, per mettere da parte la pigrizia....
con la quale di solito passo i miei fine settimana!


un giro attorno al castello


i riflessi della neve nell'acqua hanno catturato tutta la mia attenzione



ma poi il freddo ha vinto
ed è finito tutto a cioccolata calda e tarallucci :)




mercoledì 16 dicembre 2009

Murano Burano e Torcello

Nella laguna di Isole ce ne sono tante, ma io avevo una meta ben precisa, e ho optato per il giro classico Burano Torcello e Murano. Tre isole molto diverse tra loro, basta una giornata per questo giro, si parte dall'imbarco traghetti Fondamenta Nuove a Venezia.


Ci vogliono circa 40 min. per raggiungere Burano.
Una piccola isola di puro colore, non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe svegliarmi tutte le mattine in un arcobaleno di casette, in mezzo alla Laguna.


Sull'isola le donne lavorano i famosi merletti di Burano.
Passeggiando per le strade -oops le strade son canali :) diciamo i marciapiedi!!- si possono ammirrare i bellissimi corpetti realizzati con questa tecnica dalle donne dell'isola.




Da Burano si prende il Traghetto per la vicina Torcello.
Il paesaggio cambia completamente, l'impressione è quella di un'isola quasi disabitata, la passeggiata turistica affianca il canale, lungo il quale si trovano locande, ristoranti e tanti gatti :)

Sino ad arrivare allo splendido complesso religioso, nella piazza dell'Isola.


Da Torcello si rientra a Burano, per poi prendere il traghetto verso Murano.
Murano è sicuramente la più famosa tra le isole veneziane dista pochi minuti dalla città, la sua fama è dovuta principalmente alla lavorazione del vetro che tutti conosciamo.

Vista dalla laguna Murano ha un aspetto prevalentemente industriale, sono le fornaci del vetro.


Mi aspettavo un'isola diversa, credevo di ritrovare almeno in parte gli splendidi colori di Burano.




Invece ho scoperto un'isola in bianco e nero.


Quasi che il vetro abbia assorbito tutti i colori, per risaltare ancora più splendente.


Nei negozi si trova di tutto, dalle piccole miniature in vetro, ai lampadari kitschissimi, ai gioielli più preziosi, la cosa complicata è trovare delle perline per realizzarseli da sole i gioielli.
Girando e girando per le vie del centro ho trovato un unico negozio che le vendeva, lo trovate sul marciapiede Riva Longa -ho imparato a non chiamarle strade :)- è un negozio piccolissimo pieno di perle e perline di ogni forma e tipo.



COME RAGGIUNGERE LE ISOLE:
le isole della laguna sono collegate a Venezia da linee di vaporetti,
che funzionano come le linee di autobus urbani in qualsiasi altra città.
In particolare per raggiungere Burano e Murano, si deve prendere la linea LN da Fondamenta Nove, qui il link alla mappa dei collegamenti.
I passaggi sono frequenti, qui il link degli orari ma non so se siano aggiornati.
Alle fermate dei vaporetti si trovano le tabelle con gli orari.

I trasporti a Venezia sono piuttosto costosi, € 6.50 per 1 ora, per il tour delle isole conviene acquistare un biglietto da 12 ore. Qui il link delle tariffe.

sabato 12 dicembre 2009

Venezia

Venezia

E' bello lascirsi stupire da questo meraviglioso luogo, conosciuto, vicino eppure misterioso.

Una città con i canali al posto delle strade, un luogo senza tempo che vorrei dire immutabile, ma non si può, perchè Venezia e la sua laguna sono un patrimonio fragile, che pretende grande rispetto, e si sà turismo e rispetto non sempre si accordano.

Il treno attraversa la stretta lingua di terra che collega Venezia alla terra, e si arriva in un altro mondo, dove tutto sembra funzionare in modo diverso, è un viaggio di pochi Km. eppure mi sembrano migliaia. Appena uscita dalla stazione ferroviaria, voglio addentrarmi subito tra calli e canali, per allontanarmi il prima possibile dal lungo ponte che mi riporterebbe a casa.

Se i turisti non sono troppi, la città ti accoglie tranquilla ma indafarrata, mi accorgo che Venezia è dei Veneziani che lì sanno vivere, io sono una turista e non saprei come si fa in una città dove le strade son canali.

Venezia

Non servono mappe, perchè perdersi tra le calli è il vero lusso del turista e, se proprio si sente il bisogno di ritrovarsi, basta seguire i cartelli gialli che indicano la strada per San Marco. Una piccola cartina comunque è consigliabile perché, a meno che non si alloggi direttamente sul Ponte di Rialto o sul Campanile di San Marco, può risultare difficile ritrovare il proprio albergo.

Venezia

La città stranamente non è affollata, e noi abbiamo tutto il tempo per perderci e ritrovarci.
Quasi ci dimentichiamo di essere nella città più romantica del mondo, ce lo ricordano le file di gondole parcheggiate ai lati della piazza, e uno splendido tramonto con vista sulla laguna, quest'ultimo decisamente più alla nosta portata.

Venezia

Venezia

Dalla piazza ci siamo diretti sino all'Arsenale, perdendoci nel Sestiere il Castello per poi arrivare a Fondamenta Nuove. Un itinerario che si allontana dalle chiassose vie commerciali per inoltrarsi in uno spazio tranquillo e suggestivo.

Venezia

Sono partita con la testa piena di luoghi comuni sulla città, supportati anche dalle mie esperienze passate, invece ho scoperto un luogo vivibile e alla portata di tutti, non ci sono solo i caffè in piazza San Marco. Si possono trovare tanti piccoli bar dove un panino costa come in una qualsiasi altra città, ci sono ottime pasticcerie un po' caruccie, e splendidi forni dove si possono comprare dolci a volontà oltre a uno splendido pane. Per la cena oltre ai ristoranti che per assecondare i turisti più esigienti servono i famosi spaghetti alla bolognese, ci sono tante piccole osterie dove si beve e si mangia pesce. E' inutile che prosegua in questa direzione sono sicura che Venezia offre molto dal lato gastronomico ma non fa per me. Si trovano anche tante pizze take away e kebab, la qual cosa pare non faccia troppo piacere all'amministrazione veneziana.

Venezia

Non si trovano ristoranti specializzati in cucina vegetariana o vegan, siamo rimasti a Venezia due sere e abbiamo sempre cenato al ristorante Kosher Gam Gam. Il ristorante serve carne pesce e splendidi piatti Vegan, i prezzi sono nella media le porzioni abbondanti: condividendo un cus cus, senza perdersi il lor ottimo antipasto e assaggiare un contorno di verdure si spenderanno circa 20€ a persona. Consiglio di prenotare perchè il ristorante è piuttosto affollato.

Venezia

Non poteva mancare una visita alla Collezione Peggy Gugghenaim. Vi si trovano splendidi capolavori dell'arte italiana ed americana dell'inizio del ventesimo secolo, esposti a Palazzo Venier dei Leoni. Affacciandosi sul Canal Grande dal ponte accanto alla galleria dell'accademia non si può non notare lo splendido palazzo bianco che fu l'abitazione della stessa Peggy Gugghenaim. Splendido, ma incompiuto, il palazzo, la cui costruzione è iniziata a metà del '700, si accorda perfettamente allo stile moderno dei primi del '900.
E' un museo piccolo, ma estremamente ricco e, soprattutto, rappresentativo dell'impegno e dell'importante contributo di Peggy Gugghenaim nel far conoscere l'arte moderna.
All'interno numerose fotografie ritraggono Peggy contornata dai capolavori esposti che arredavano la sua casa.
Eccezzionale la mostra sui capolavori futuristi, allestita fino a fine dicembre negli spazi della collezzione.

Il tour di Venezia finisce qui, ma il racconto del mio piccolo viaggio continua con la visita alle tre isole Veneziane più conosciute, Burano Torcello e Burano.

giovedì 10 dicembre 2009

Cenerentole contemporanee

Le scarpine a maglia della nonna,
o per meglio dire le cenerentole della mamma di Chiara.

Quasi tutte noi magliste abbiamo in giro per casa decine di paia di scarpine da letto della nonna
io sospetto di averne anche un paio della bisnonna :)
ma diciamoci la verità calde son calde ma proprio moderne no!!!


Con questo modellino di Chiara invece potete avere i piedini caldi senza rinunciare allo stile.

Le mie sono un po' strane lo ammetto, ma mi piacciono così dispari e colorate.
Per realizzarle ho usato degli avanzi di Kauni, e sono sicura che ogni volta che mi rimmarrà un po' di Kauni realizzerò un paio di cenerentole.

Le mie scarpine sono una taglia 39-40 (87 maglie di avvio), devo dire che non è stato semplice trovare la misura giusta ci sono riuscita solo alla terza scarpina ma adesso ho capito il trucco è posso realizzarle in qualsiasi taglia, con qualsiasi filato.


Il lavoro parte dal centro della suola, io ho avviato le maglie con un filato di scarto, che poi ho eliminato, per riprendere le maglie e cucire le due parti a punto maglia. In questo modo si evita la cucitura sotto il piede che può essere un po' fastidiosa. Comodissimo l'avvio provvisorio con l'uncinetto, trovate un tutorial qui e qui.

Ho seguito il modello, eseguendo gli aumenti centrali raccogliendo il filo tra una maglia e l'altra e lavorando un diritto ritorto.

Per avere scarpine più alte dopo aver eseguito le diminuzioni indicate nel modello, ho continuato la lavorazione a maglia rasata diminuendo 1 maglia ai lati della maglia centrale, ogni giro a diritto per 3 volte. Nel corso dell'ultimo giro a diritto ho diminuito sia le maglie centrali che 1 maglia all'inizio e alla fine del ferro.

In questo modo si torna al numero esatto di maglie montate all'inizio del lavoro.
L'ultimo giro a rovescio ho chiuso tutte le maglie. Ho cucito la scarpina ed eseguito un giro a punto gambero con l'uncinetto.

Per la taglia: fate un piccolo campioncino montando circa 19 maglie, lavoratelo eseguendo gli aumenti del modello ai lati della maglia centrale una volta finito misurate la lunghezza del campioncino al centro, e moltiplicatela per due. Misurate la lunghezza del piede, sottraete la misura trovata prima, la lunghezza che ottenete è quella delle maglie di avvio.

Detta così pare un po' macchiavellico ma funziona, sopratutto se come me, non siete calziste e non avete un'idea delle taglie dei piedi.