domenica 30 agosto 2009

Bella in blue


Un altro lavoro con il filato Brilla della Filatura di Crosa, è uno dei miei filati estivi preferiti.
Un altro modello di Norah Gaughan, dopo aver preso ispirazione dai suoi lavori per il mio Green flower, ho deciso di lavorare la sua Bella Blouse. Adoro lo stile di Nora Gaughan ma la maggior parte dei suoi modelli sono pubblicati nei booklets della Berroco, naturalmente non distribuiti in Italia e nemmeno in Europa. In particolare al momento vorrei questo , non è facile trovare bei modelli per uomo e mi piacerebbe molto avere a disposizione una decina di modelli disegnati da Norah...forse dovrei decidermi e fare l'ordine dagli Stati Uniti...sono spaventata dagli infiniti tempi di spedizione.

Il modello di Bella blouse può essere acquistato come pdf downloads nel sito Interweave Online Store, un modo veloce, semplice per acquistare modelli on line.

Naturalmente il modello è chiarissimo e completo, ma io volevo qualcosa di leggermente diverso un po' più stretto rispetto all'originale, in pratica ho seguito solo gli schemi per le fasce in pizzo che ho lavorato in azzurro, con un semplice cotone Millefili Tropical lane.


Un altra cosa che non mi piace del modello originario sono le maniche, troppo piccole, inizialmente avevo pensato di modificare lo schema del lace... ma non ne valeva la pena (difficile!!!).

Ho risolto riprendendo 80 maglie, con il filato blu scuro, dal lato della cucitura della manica originaria. Partendo dal rovescio del lavoro ho lavorato tre giri di maglia rasata, poi ho iniziato le diminuzioni, su entrambi i lati, chiudendo ogni 2 righe, la 1° volta 4 maglie, la 2° 6 maglie, la 3° 8 maglie, la 4° 4 maglie, al giro seguente ho chiuso le maglie rimaste. Ho poi cucito la manica al corpo della maglietta.



lunedì 24 agosto 2009

Green Flower

Cinque gomitoli di Filatura di Crosa Brilla giacevano nel mio stash da circa 1 anno, il che è un record visto che compro i filati solo quando ho già idee su come lavorarli.
Il filato è bellissimo, brillante ed elastico, la fascietta consiglia di lavorarlo con ferri del 3 - 3.5, ma ho preferito passare hai ferri del 4, non ho la mano particolarmente stretta ma essendo il filato molto elastico, non mi piaceva il risultato ottenuto con ferri più piccoli. Una volta lavato il filato perde un po' di elasticità e divente più setoso.

Il lavoro è ispiarato al modello Athos di Norah Gaughan.
Il maglioncino mi è piaciuto subito, e ho cercato di riprodurlo come si dice "a modo mio", partendo dal fiore lavorato all'uncinetto.

Mi piace molto inserire particolarii all'uncinetto nei miei lavori a maglia, non sono in grado di realizzare decorazioni ai ferri come quelle di Norah Gaughan, e trovo che l'uncinetto sia ottimo per questo tipo di lavori.

Ho elaborato il maglione durante le mie notte insonni, e non sono in grado di scrivere un modello, ma se qualcuna di voi vuole lasciarsi ispirare dal Knit+Crochet può seguire le mie indicazioni.


Per prima cosa ho realizzato il fiore con l'uncinetto del 4.5 modificando uno dei tanti schemi che vengono pubblicati sulle riviste italiane di maglia.
Il maglione è lavorato in tondo con un semplice avvio, il bordo è lavorato successivamente riprendendo le maglie.
Continuare la lavorazione in tondo fino al punto in cui volete inserire il fiore.
A questo punto puntate il fiore con degli spilli su di un supporto e chiudete prima alcune maglie centrali, poi nei giri successivi le maglie a destra e a sinistra in modo da seguire la geometria del fiore.
Continuare il lavoro eseguendo gli scalfi delle maniche e lo scollo dietro.
Le maniche sono lavorate separatamente poi cucite.

Il fiore è attaccato con l'uncinetto, eseguendo un giro a maglia bassa lungo la parte dello scollo dove volete inserire l'applicazione.

I bordi e lo scollo sono rifiniti con i ferri.

Raccogliere con un ferro circolare le maglie lungo i bordi, tenendo il lavoro dalla parte diritta e procedendo da sinistra verso destra.
Lavorare sempre sul diritto della maglia un giro a maglia rovescia doppia (procedete come una normale maglia rovescia ma avvolgete il filo ue volte sul ferro), continuare la lavorazione in tondo eseguendo un giro a maglia diritta.
Chiudere tutte le maglie con una chiusura elastica, lavorando 2m. ins. a rovescio, passare la maglia dal ferro destro al ferro sinistro, lavorare 2 m. ins. a rovescio, continuare fino ad esaurimento delle maglie.
Qui potete trovare un video.

Il difficile è trovare la giusta tensione, io ho lavorato la chiusura più volte, e ancora non sono totalmente soddisfatta.

venerdì 14 agosto 2009

Monte Bondone

Ancora montagna...
ma questa volta si fa sul serio, non una passeggiatina di un paio di Km.
per raggiungere il rifugio più vicino... anche perchè qui di rifugi non ce ne sono :)

Come siamo finiti al Monte Bondone è una storia lunga...che preferisco non raccontare; da quanto ne so i dintorni del monte non sono una zona molto conosciuta e frequentata. Non siamo in alta montagna, ma appena un po' più sopra Riva del Garda, in uno spazio naturalistico splendido.

Capita che a volte parti così, senza sapere esattamente dove
stai andando, e capita che ti ritrovi in un paesino piuttosto isolato, con un'atmosfera anni '60 che non ti ci trovi mica tanto bene. Capita che tu cercavi le montagne invece ti trovi in un grande parco giochi per bambini, dove le montagne ci sono, ma nessuno sa consigliarti quali percorsi prendere, e nessuno ti dice che li vicino c'è una zona dove la natura è assolutamente splendida e intatta. Aggiungiamo pure che il cellulare non prendeva, capirete che organizzarci non è stato semplice, probabilmente ci siamo persi molto di quello che il territorio poteva offrirci...e dire che bastava guardare qui.

Ma per fortuna una cosa siamo riusciti a coglierla...
Il giro delle Tre Cime del Monte Bondone.

Per prima cosa ci siamo muniti di una buona mappa, si può trovare la versione ristretta alla sola zona del Monte Bondone al bar della Piana delle Viote, mentre per mappe più estese si deve salire in loc. Vason dove trovate un piccolo market e un negozio di souvenir.


Nella foto le Tre cime viste dalla Piana delle Viote, da sinistra la Cima Verde, il Doss d'Abramo, e la Cima del Cornetto. Il giro si snoda su due sentieri, il 607 e il 636. Con il mio affinato intuito ho scel
to il percorso in senzo orario, ma per fortuna non c'è solo il mio intuito a guidarci in montagna, ma pure il buonsenso del mio compagno che ha chiesto informazioni ad una guida alpina che ci consiglia il giro opposto.

Percorso circolare in senso antiorario, salita dal 607 discesa dal 636 e ritorno alla Piana delle Viote, circa 12 Km. Se avessimo seguito, il mio intuito sarei tragicamente stramazzata al suolo durante la faticosa salita alla Cima Verde. La mia forma fisica è prossima allo zero assoluto, e di certo non mi posso permettere lunghe e faticose salite.





Il percorso segue il sentiero 607 che inizia a destra della Piana, e sale verso la Cima del Cornetto, passando attraverso il biotopo della Torbiera delle Viote, per poi proseguire attraverso suggestivi pascoli alpini.
Il sentiero affianca quindi la cima del Cornetto, consiglio di fare una piccola deviazione verso il versante sud-ovest della cima: uno splendido giardino di fiori e rocce, uno spettacolo incredibile. Salendo verso la sommità del monte si possono vedere le trincee della prima guerra mondiale. Il giro prosegue verso il Doss d'Abramo, la vista spazia su paesaggi vari e colorati fino alla Cima Verde. Da qui inizia una lunga e infinita discesa attraverso una fitta boscaglia di Pino Mugo sino all'arrivo sui prati della Piana delle Viote.

Immagini della Cima del Cornetto.





Trincea della prima guerra mondiale.



Stufato di Seitan e Melanzane


Vedo melanzane ovunque...piccole...grandi...viola...violette...dolci...piccanti!

Sto per esaurire la mia scorta di ricette con melanzane, ma l'orto continua a dare i suoi frutti!

Che dire... non vado matta per il seitan, non adoro le melanzane e non sono un amante degli stufati :) ma questo piatto realizzato più per necessità che per istinto goloso, si è rivelato un autentica sorpresa, mi è piaciuto moltissimo.

Ricetta:
per 2 persone

1 Melanzana
1 Zucchina
2 Fette di Seitan al naturale
4 Pomodori
1 Piccola Cipolla
Erbe Aromatiche (Basilico Greco, Origano, Menta)
Sale o dado vegetale

1 Limone (facoltativo)

Taglite il Seitan a cubetti, non troppo piccoli, e lasciatelo insaporire per un paio d'ore con parte delle erbe aromatiche e un po' di succo di limone.

Tagliate la melanzana a cubetti, la zucchina a fettine e tritate grossolanamente i pomodori.

Tritare la cipolla e farla soffriggere in una pentola di acciaio con poco olio, aggiungete il seitan le melanzane e la zucchina, mescolare e lasciare insaporire per 1 minuto.
Infine aggiungere i pomodori, salare e bagnare con un po' di acqua, cuocete a fiamma bassa e pentola coperta per circa 20 min.

Insaporire con le erbe aromatiche.

martedì 11 agosto 2009

Forse anche io dovrei?...

...crescere?...maturare?...
fate un po' voi!

n.b. sono reduce dall'ennesimo compleanno, non che la cosa mi dispiaccia...figuriamoci... ma dai 30 in poi affronto queste giornate con autentica disperazione e sproloqui vari!

Rimanendo in tema propongo questa foto...
per chi si ricorda il post la primavera in giardino!


evidentemente mi sono portata fortuna da sola intitolando la foto del post primaverile -le future pesche- in realtà il mio pesco...o meglio il pesco di papà :) era malato già da svariati anni e di frutti non se ne vedevano...invece MIRACOLO quest'anno ci mangiamo le pesche!

La pazienza evidentemente è stata ripagata, anche se l'albero non è guarito del tutto, per un paio di anni abbiamo pensato di guarirlo avvelenandolo con orribili preparati chimici, non volevamo vederlo morire, per fortuna abbiamo resistito :)

Tornando al compleanno...
c'è anche una parte positiva, io li chiamo premi di consolazione, altri li chiamano regali, la forma ha poca importanza l'importante è che qualcuno ti pensi :)

Ho ricevuto un pacchettino... a dir la verità due pacchettini :) :) :) dalle colline di Susan!


un biglietto...un simpatico porta pirimpelli per la maglia (c'è anche il gatto da guardia che si sa i pirimpelli tendono a scappare!!!) ... e una matassa di spaghetti?!?
NO...no una matassa di Canapa grezza!

è una meraviglia quasi introvabile...nelle mie zone la coltivazione della canapa ha avuto un ruolo fondamentale nel secolo scorso, le campagne nei dintorni sono ancora puntellate dai maceri usati per la coltivazione. Ricordo infiniti racconti da parte di mia nonna sulla lavorazione di questa pianta per prodotti tessili. Poi chissà perchè (?!?!?) queste coltivazioni sono scomparse, e la fibra di canapa grezza è diventata introvabile.
Ora posso dire iocel'ho! aspetto l'ispirazione e ne realizzo una bella sacca o qualcosa di simile.


Due link se per caso qualcuno passasse nel ferrarese o bolognese e volesse approfondire la cultura contadina dell'800-900, uno è il Museo della Civiltà Contadina di Bentivoglio, l'altro è il Centro di documentazione del Mondo Agricolo Ferrarese, ho visitato questi musei qualche anno fà, è come fare un salto nelle proprie radici, sono molto interessanti.